Matteo nasce lunedì 19 luglio 2010 alle 13:35, anticipando di 20 minuti la nascita del gemello, Lorenzo.
Poco prima del compimento del quarto anno viene scoperta la sua malattia, la leucemia linfoblastica acuta.
Viene immediatamente ricoverato all’ospedale Regina Margherita, al quinto piano nel reparto oncologico.
Il percorso prevedeva 2 anni di cure con alternanza di ricoveri e day hospital nel quale avrebbe fatto vari cicli di chemioterapia.
Il suo percorso oncologico è stato praticamente perfetto per 8 mesi; mai un imprevisto, ogni situazione sempre sotto controllo.
Lo ha affrontato da vero combattente, infatti tutti lo chiamavano “ il piccolo guerriero “ .
Finiva le chemio tornando a casa cantando e ballando, come se avesse fatto semplici prelievi di sangue.
Al termine dei primi 8 mesi praticamente era guarito, poteva iniziare la reinduzione, la cura del mantenimento.
Iniziò a riprendere il cortisone e durante un ricovero, nella sua stanza, proprio nel posto che sarebbe dovuto essere il più sicuro al mondo, ha contratto l’influenza A/N1H1 comunemente conosciuta come influenza suina.
Questa gli ha attaccato i polmoni senza lasciargli scampo.
La sua condizione è precipitata in sole 36 ore, dal venerdì sera del 30 gennaio in cui è entrato in rianimazione con le sue gambe, alla domenica mattina del 1 febbraio, quando i dottori annunciarono che lui ormai non c’era più.
Inutile è stato il tentativo di tenerlo in vita grazie all’aiuto dell’ECMO, un macchinario in grado di ventilare i polmoni lasciandoli a riposo.
Altri 21 giorni di speranze, di paure, di impotenza, di sensazioni che non hanno una definizione ben precisa ma assolutamente di terrore, fino al mattino di domenica 22 febbraio, giorno in cui definitivamente il suo cuore ormai esausto smise di battere.